Perché i tuoi non ti mandano all’artistico?

jessica-lewis-623890-unsplash
Photo credits: Jessica Lewis_Unsplash

Perché i tuoi non ti mandano all’artistico? Disegnare è l’attività che da sempre ti dà più soddisfazione: passi volentieri il tempo a ritrarre i tuoi amici, oppure a copiare i grandi maestri. Ti immagini di  essere il disegnatore dei giochi da tavolo che riuniscono il tuo gruppo ogni weekend. Oppure di essere un giorno tra i creatori di un fumetto di successo. Immagini le tue opere esposte in un museo, oppure in una passerella mentre sfila la collezione Autunno/Inverno firmata da te.

Ma non c’è niente da fare.

I tuoi genitori sono contrari e sembra proprio che non sei destinato a fare gli studi che hai sempre desiderato. Al corso di disegno devo constatare che molte persone vengono da noi spinte dal fatto che non hanno potuto frequentare gli studi artistici. Questo a causa di genitori non proprio convinti della scelta, o totalmente contrari.

Se hai bisogno di tentare la carta per seguire la tua strada, l’importante è prima di tutto capire le loro motivazioni. Riservando qualche piccola soluzione pronta all’uso apposta per te. Con un grande in bocca al lupo.

Perché i tuoi genitori non ti mandano all’artistico?

L’arte è un mestiere incerto.

D’altra parte, chi può dargli torto? La storia è piena di artisti morti in miseria, che oggi sfiorano quotazioni stellari. E’ comprensibile, per un genitore, ambire al meglio per il  proprio figlio. Certamente un mestiere così instabile può non essere ciò che avevano sperato per te.

La buona notizia è che tu gli stai a cuore e per questo il tuo futuro è una loro preoccupazione. Allo stesso tempo bisogna cercare un sistema per far si che tu non ti faccia carico delle loro paure. E’ importante che tu possa sentirti libero di frequentare la scuola che hai scelto. Puoi provare a spiegargli che è più facile studiare qualcosa che piace, rispetto a un corso di studi che può avere dei risvolti futuri nel lavoro, ma che ci costringerà a fare un lavoro che non ci piace. Che sarà la passione ad alimentare in te la costanza, perché è qualcosa in cui credi e dove senti che puoi dare il meglio di te.

Guardano l’ambiente artistico con sospetto.

Che l’ambiente frequentato da artisti possa non rispettare determinate norme sociali o condizionamenti esterni è parzialmente vero.

Questo non significa che siano ambienti malfamati, o che abbiano qualche tossicità al loro interno. Ogni ambiente è a sé ed esistono artisti che non hanno tutti questi grilli per la testa, o che non hanno bisogno di “fare cose strane” per sentirsi diversi dagli altri.

Una buona strategia per te, è quella di fargli conoscere la tua cerchia di amici, ancora prima di quelli che incontrerai al liceo. Dagli modo di vedere chi è la gente che frequenti, perché loro hanno bisogno di sentirsi tranquilli. Spiegagli che sei cresciuto nella famiglia che loro hanno coltivato, con valori e principi che trovi giusti e non vedi nessun motivo per fare cose di cui non andresti fiero o che possa deluderli. Digli che quando andrai al liceo, sarà inevitabile trovare anche gente turbolenta perché le persone non sono tutte uguali, ma che tu sai scegliere i tuoi amici ed è con quella bussola che hai sempre avuto (e che loro ti hanno fornito) che troverai la tua cerchia ideale anche al liceo.

All’artistico si sviluppano strane idee.

Verissimo. Posso sottoscrivere questa come una certezza di grossi risultati. Nel momento in cui sei capace di formulare un pensiero tuo, sviluppato leggendo dalle fonti, parlando con chi la pensa diversamente da te (il bello del liceo artistico è che non troverai un pensiero unico) potrai imparare a vedere la libertà come un esercizio reale e continuo. Dove sarai disposto a cambiare idea o restare dalla tua, certo che non esistono idee universali.

Per loro credo sia importante sapere che il figlio non è un fanalino di coda, ma una testa pensante che prende decisioni per se stesso, rispettando i propri principi.

Si tratta di fargli avere fiducia in te e in questo devi essere bravo tu a capire se le loro paure di farti fare studi artistici sono legate a paure reali, oppure al fatto che non si fidano pienamente di te e della tua autonomia e capacità di pensiero.

Se fosse la seconda, ti consiglierei di parlare con loro, ma non dei tuoi studi, ma del perché loro non riescono a fidarsi di te: non è bello dover passare una vita a cercare di convincere i propri genitori di valere qualcosa. Sii certo del tuo valore: in famiglia, nel lavoro, in qualsiasi altra relazione interpersonale, le persone tenderanno a guardarti con gli occhi con cui tu guardi te stesso. Sii sempre gentile, con te.

Non verrai preso sul serio.

Nonostante l’Italia sia stata la culla di uno dei più importanti patrimoni artistici mondiali, oggi i creativi nostrani, che siano artisti, designer, architetti o altro, non vengono presi granché in considerazione: ancora si vede gente che sorride da dietro uno sportello, quando nel documento ci scrivi “Artista” nel campo “Professione”.

Questo significa che i tuoi genitori hanno ragione ed è comprensibile che siano spaventati dal fatto che la gente con cui ti confronterai stenterà a prenderti sul serio, perché senti a me: quasi certamente avverrà. Ed è uno tra i tanti motivi per cui non ti mandano all’artistico.

Prima di tutto, non sempre prendersi sul serio è sinonimo di affidabilità, e ti confesso che personalmente lo considero un valore con le dovute cautele, soprattutto nel campo creativo.

Spesso le riflessioni più importanti avvengono in modo semiserio. In linea di massima, nessuno ha talmente tanto potere da attribuirti un valore anche se a volte ti sembrerà di fallire, magari con un brutto voto.

Quello è un numero che considera una prestazione, e non il tuo valore personale. Detto questo, se tieni sempre a mente la tua integrità e il tuo impegno, non saranno gli altri a dover considerare quanto tu sia serio o meno. Tenendo presente che la serietà applicata sempre e dogmaticamente è tutt’altro che un valore, ma un atteggiamento piuttosto nevrotico verso la vita.

Un ultimo consiglio, non dargli torto a prescindere.

Hanno i loro motivi se non ti mandano all’artistico, perché forse è la paura a guidarli: devi essere tu a rassicurarli circa il fatto che non prenderai alcuna strada sbagliata, perché non ci sono strade sbagliate da prendere al Liceo Artistico, ma strade sbagliate da prendere ovunque ed è soprattutto grazie a loro, che tu sai quale strada scegliere.

In bocca al lupo!

24H Drawing Lab

× Chiedi alle Prof!