Biennale: il padiglione russo non ci sarà.

Biennale: il padiglione russo non ci sarà.

La prossima edizione della Biennale resterà nella storia non solo per la concomitanza coi fatti bellici tra Russia e Ucraina. Anche per ribadire il concetto che questa non è la guerra della popolazione russa contro quella ucraina.

E’ la guerra di un solo uomo contro l’umanità, come dichiarato ieri sera a “Che Tempo Che Fa” da Luigi Di Maio.

A prendere questa decisione è stato il curatore del padiglione, Raimundas Malasauskas. Il lituano a dichiarato: «Non posso lavorare alla luce dell’invasione militare russa e del bombardamento dell’Ucraina. Questa guerra è politicamente ed emotivamente insopportabile»


Sembra dunque che alla Biennale il padiglione russo non ci sarà. Molte sono le istituzioni culturali russe che hanno manifestato la loro solidarietà con il popolo ucraino, tra queste il Garage Museum di Mosca che chiuderà fino alla fine della “tragedia umana e politica” dell’invasione.


Oggi il comunicato è apparso sul sito della Biennale D’arte di Venezia, che “esprime piena solidarietà per questo atto coraggioso e nobile e condivide le motivazioni che hanno portato a questa scelta, che drammaticamente raffigura la tragedia in cui si trova l’intera popolazione dell’Ucraina. 

La Biennale resta il luogo di incontro fra i popoli attraverso le arti e la cultura e condanna chi impedisce con la violenza il dialogo nel segno della pace.”

Noi di 24H Drawing Lab continueremo a seguire questa vicenda che coinvolge da vicino il panorama culturale contemporaneo.

Rivka Spizzichino

Foto: Alexandru Ionescu via Unsplash

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