
“Disegna Antonio e non perder tempo”. Ogni artista ha bisogno di una figura di riferimento che l’accompagni nel suo percorso creativo. Spesso scegliamo come maestri gli artisti che abbiamo amato, che ci insegnano moltissimo soltanto attraverso l’osservazione dei loro lavori. Ricordo ancora la mia sorpresa quando vidi del verde nell’incarnato del Davide e Golia di Caravaggio.
Ma la maggior parte delle volte è un insegnante quello che viene investito del sacro ruolo: che sia di disegno, letteratura o qualsiasi altra materia, a molti è capitata la fortuna di incontrare un maestro mentore, che li ha accresciuti come artisti mostrando non una strada, ma la vastità delle strade da percorrere attraverso i suoi sagaci insegnamenti.
Cosa succede se questo insegnante è Michelangelo Buonarroti?
Si sa, anche i grandi maestri erano insegnanti. Abbiamo trovato un documento meraviglioso, dove Michelangelo ha realizzato un bozzetto per la Vergine con Bambino e come esercizio ha chiesto all’allora suo allievo, Antonio Mini, di farne una copia lì vicino.
Potete vederla nella riproduzione a sanguigna nella parte destra del foglio, che forse può non avere particolari virtuosismi, vuoi la fretta o la scarsa concentrazione di una di quelle mattine che capitano un po’ a tutti, fatto sta che alla vista di un bozzetto così sciamannato, l’illustre Maestro ha sentito di dover annotare al suo allievo un importante monito, che vedete in fondo al foglio e che oggi arriva a noi così:
“Disegna Antonio, disegna Antonio.
Disegna e non perder tempo.”
Incisivo, non trovate? Ma a dirla proprio tutta: chi di noi non è stato Antonio almeno una volta?