Conosci il dramma degli artisti elefanti?

Conosci il dramma degli artisti elefanti?

Se non ci fossero gli imbecilli tra gli esseri umani, in natura non esisterebbero artisti elefanti.

Vi sarà capitato di vedere dei video di elefanti in grado di disegnare alberi o sagome di elefanti. Dipingono con grande abilità, perché l’elefante è un animale estremamente intelligente che sa adattare le sue abilità cognitive al contesto.

Purtroppo, in Thailandia e altrove, ci sono stati casi di maltrattamento degli elefanti coinvolti nella pratica artistica.

In particolare quando sono addestrati a dipingere o esibirsi in spettacoli per il pubblico.

Gli elefanti artisti sono addestrati attraverso metodi che possono comportare coercizione, abuso e condizioni di vita inadeguate. Alcuni di questi animali sono separati dalle loro madri in giovane età e sottoposti a un addestramento rigoroso. Questa forma di allenamento fuoriluogo e brutale è per imparare a dipingere o eseguire altri compiti. L’addestramento è orientato a “perfezionare” la tecnica pittorica di questi splendidi animali, per non farli sfigurare davanti a un pubblico di turisti paganti.

Ma questo “addestramento” – che in realtà è un abuso – include l’uso di stimoli negativi per costringere gli elefanti a seguire determinati comandi. Tra i vari troviamo: bastoni, ganci o altri strumenti. Inoltre, le condizioni di vita spesso non sono adeguate alle esigenze naturali degli elefanti, con ambienti ristretti, carenza di esercizio e diete inadeguate. A suon di botte, gli elefanti memorizzano il disegno che devono realizzare e lo ripetono all’infinito per evitare altre percosse. I pennelli inoltre sono agganciati con un sistema ad incastro alla proboscide, causando loro molta sofferenza fisica.

Nell’associazione Asian Elephant Art & Conservation Project, fondata da due artisti (Komar e Malamid) nel 1998, l’arte prodotta dagli elefanti è usata per scopi benefici. Ad esempio curare malattie degli uomini e salvaguardare i pachidermi dall’estinzione.

Ma ci chiediamo: qual è il senso di tutelarli dall’estinzione se si interviene in modo coercitivo sulla qualità della loro esistenza? Anche se le condizioni fossero migliori, perché forzare un animale ad eseguire attività insolite per noi?

Un elefante – se trovasse pennelli e tele nel prato – non dipingerebbe. Punto.

Ci sono stati sforzi e campagne rivolti a sensibilizzare il pubblico su queste pratiche e a promuovere un trattamento più umano degli elefanti coinvolti. Alcuni santuari per elefanti si sono impegnati a fornire rifugi e a offrire loro un ambiente più rispettoso del loro benessere.

È importante essere consapevoli di queste questioni etiche e richiedere sempre modalità rispettose per interagire con il mondo animale. Sostenere santuari etici e organizzazioni che lavorano per la protezione degli elefanti è un modo per contribuire a garantire il loro benessere.

Il turismo consapevole è la prima forma di tutela per il nostro amato mondo animale. Ora che conosci il dramma degli artisti elefanti, puoi anche tu promuovere una forma di turismo più rispettosa.

Usiamo la testa!

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