
Come imparare a disegnare. A chi di voi ci chiede come imparare a disegnare, può trovare qualche risposta in questo articolo.
1. Posso farlo
Togliere ogni divieto dal nostro orizzonte. Cambiare mentalità è sempre un processo. Non è come premere un bottone, ma è piuttosto la progressione di un pensiero che si sviluppa in una direzione possibilista. Bisogna aggiungere nella nostra to do list gli elementi che rafforzano l’idea che possiamo farlo, o che ci incoraggiano a intraprendere la strada: iscriverci a un corso, entrare in un gruppo che condivide la nostra passione, studiare i nostri profili social preferiti tra quelli legati al disegno, comprare uno sketchbook bellissimo… Insomma chi più ne ha più ne metta.
Ma da dove viene il divieto di disegnare?
Tutti abbiamo una sorella, uno zio, una cugina, una mamma….. BRAVISSIMI nel disegno. Questo spesso nelle famiglie diventa un “ruolo già assegnato”. E la nostra creatività resta entro i confini che implicitamente le sono stati assegnati. I divieti quasi mai sono espliciti, sono qualcosa che si odora in famiglia. Non solo: spesso c’è un tabù rispetto ai nostri desideri, come se desiderare qualcosa sia pretenzioso, o comportasse un riconoscimento immeritato. Niente di più falso. Se avete appena iniziato a disegnare e le persone si aspettano che voi già abbiate l’abilità di Rubens, non sentitevi inadeguati. Guardate le cose da un altro punto di vista: forse stanno solo cercando di demotivare il vostro entusiasmo (chissà… Magari loro hanno un sogno inespresso…).
2. Trovare il metodo adatto a noi
Se i nostri disegni non vengono come vorremmo pensiamo sempre che il problema siamo noi. Avete mai pensato che forse non state usando il metodo adatto alla vostra sensibilità cognitiva? Ogni disciplina ha a disposizione più metodi, approcci diversi che sono più o meno ergonomici per le nostre inclinazioni. Bisogna trovare la nostra strada, ecco alcuni dei metodi più utilizzati:
1. La tecnica dei volumi.
2. Il metodo di Bargue (rif. “Drawing Course”)
3. Il metodo Edwards (rif. “Disegnare con la parte destra del cervello”).
4. Il metodo della griglia.
3. Se ti annoia, non fa per te
Il problema potrebbero essere i soggetti che avete scelto, l’idea di partenza è sempre sperimentare tutto con curiosità. Ma se proprio l’idea di disegnare ti annoia, forse rientra in un’immagine idealizzata di te, magari non è davvero un’attività sulla quale investire tempo, energie e denaro.
4. Accettare l’errore come parte integrante del percorso
Non abbiamo firmato un contratto in cui ci impegniamo a mostrare tutti i nostri disegni a chiunque. Gli errori servono, ma non dobbiamo necessariamente farli vedere. Facciamoli rientrare nella procedura, non devono fermarci. Sono parte del processo.
5. Essere costanti
Non dobbiamo impostare la sveglia dello smartphone per ricordarci che è ora di disegnare, ma di certo la costanza premia, come in tutte le cose che richiedono allenamento. Spesso però non è possibile inserire il disegno nelle nostre giornate, allora possiamo rendere il nostro allenamento smart e puntare a degli esercizi di continuità che tengano vivo l’interesse e rafforzino la sicurezza nei movimenti. Anche questo è imparare a disegnare.
6. Ripetizione
Per molti non è la parte più appetibile della questione. Ma ripetere i soggetti, o disegnare molto lo stesso soggetto da diversi punti di vista è la chiave per prendere confidenza con la parte del disegno legata più alla manualità. La ripetizione rafforza anche il modo in cui noi visualizziamo nella mente il soggetto che intendiamo disegnare, e ci predispone ad abbassare il livello dell’ansia se qualcuno ci chiede di disegnare qualcosa a memoria.
Rivka Spizzichino per 24H Drawing Lab