
Perché Betty Edwards fa disegnare sottosopra? Questa è una bella domanda, perché rispecchia moltissimo lo spirito del nostro corso di disegno. Il disegno che infatti facciamo alla terza ora di corso, è realizzato interamente sottosopra.
Ma come mai è così importante disegnare sottosopra secondo Betty Edwards?
Perché noi abbiamo due differenti percezioni della realtà: una verbale e l’altra visiva. Un conto è la realtà che noi comprendiamo con le parole (albero, occhio, bocca…), un conto è quella che osserviamo con gli occhi. Nel primo caso, abbiamo bisogno di un’etichetta, la parola, per poter identificare e ricordare le cose. Ma è proprio il fatto che tutti noi abbiamo memoria di come è fatto un albero, o un occhio, che rema contro al fatto di poterli disegnare bene. Perché li disegniamo non come li vediamo, ma come li ricordiamo.
Per disegnare abbiamo bisogno di utilizzare la nostra intelligenza visiva, capitanata perlopiù dal nostro emisfero destro, che riconosce la realtà non attraverso le parole, ma attraverso le forme (Foto sotto).



E di uno stratagemma che ci aiuti a non nominare mentalmente le parti che stiamo osservando: se le nominiamo, le etichettiamo, disegnandole con forme preconfezionate e pronte all’uso. Ti faccio un esempio pratico: se io nomino la parola occhio, il mio emisfero sinistro confezionerà una specie di forma a mandorla, che però è una versione ottimizzata della realtà, non è certo la realtà così come la vedi.
“Definire, è limitare.” (Oscar Wilde)
Nel momento in cui definiamo qualcosa usando la parola, in qualche modo ne circoscriviamo il significato. L’artista, o in generale chi disegna, vede la realtà come una serie di forme: osserva la luce, l’ombra, come si sviluppano ad esempio su un volto. Betty Edwards ci fa disegnare al contrario per aiutarci a superare una visione preconfezionata della realtà, per non trasformare un occhio in una mandorla, o qualcosa di simile.
Disegnando sottosopra, avremo l’opportunità di dimenticare tutte queste cose che conosciamo, per osservarle con occhi nuovi. Ci stupiremo del risultato. Disegnare sottosopra ci darà risultati notevolmente più appaganti, soprattutto all’inizio, rispetto a realizzare lo stesso disegno dal verso cosiddetto “giusto”.
Ti invito a fare una prova: in questo post allego una foto di un disegno dove le outline, le linee che lo compongono, sono determinanti nel riconoscimento delle inclinazioni e delle forme.
Ti invito a stamparla e disegnarla sottosopra.

Fai la prova con due disegni: il primo lo fai dal verso consono e il secondo lo fai sottosopra.
Ora guarda tra i due quale verrà meglio.
Questo perché sottosopra è difficile nominare le parti, e quindi abbiamo la possibilità di vederle realmente per come sono. Per aiutarti meglio, copri alcune parti con un foglio bianco, così hai meno dati a disposizione da osservare, che potrebbero confonderti. Puoi concentrarti ulteriormente su quelle affascinanti astrazioni che non riconoscerai distintamente e verbalmente come piede, occhio, naso. Il fatto di non riconoscere la parola relativa a ciò che stai osservando, ti darà la possibilità di disegnarla bene.
Ognuno di noi ha memoria di come è fatto il mondo.
Dobbiamo, per disegnare bene, dimenticare un po’ ciò che abbiamo sempre conosciuto, per osservarlo con occhi nuovi. Per questo Betty Edwards, ci invita a disegnare al contrario.
E per scoprire in pochissimo tempo tutti gli stratagemmi che ti servono per disegnare questa copia, puoi iscriverti al nostro corso di disegno.
Oppure puoi scaricare il nostro manuale di disegno in pdf e in free download, per divertirti con una serie di esercizi semiseri e molto utili.
Negli articoli del blog invece scoprirai come si usa la gomma pane, o se la lacca per capelli come fissativo va bene per i disegni.
In bocca al lupo per il tuo disegno!