
La matematica bellezza del disegno. C’è un artista che riesce ad unire magicamente scienza e arte, in un connubio di calcoli e armonia. Certo, non è un lavoro semplice o immediato: come ogni ricerca dedicata alle scoperte del mondo, richiede tempo e soprattutto molta dedizione.
Rafael Araujo ha portato l’apprendimento da autodidatta ai livelli più alti e può anche impiegare settimane prima di finire un disegno, perché ognuno di loro è studiato (letteralmente) al millimetro: descrivere così precisamente, poeticamente, le proporzioni che si nascondono dietro le ali di una farfalla o una conchiglia, ci fa scoprire la magia che si nasconde dietro la realtà visibile.
La matematica diventa poesia, grazie al disegno che la rende accessibile. Questo ci fa considerare quanto tutti i saperi siano collegati l’uno all’altro e quanto la loro categorizzazione sia inutile, se non addirittura controproducente.

La matematica bellezza del disegno la troviamo nelle proporzioni del nostro volto, nella forma delle foglie o il guscio di una lumaca. Gli elementi naturali nascondono lo stesso modulo che si ripete, e che nei secoli è stato punto di riferimento per dare una definizione più concreta possibile al concetto astratto di bellezza: la sezione aurea. Un rapporto di proporzioni armoniche, talmente armoniche da aver catturato l’attenzione di artisti, scienziati e chiunque si sia avventurato nella ricerca di una correlazione tra Dio, l’Uomo, la Natura e l’Universo attraverso il ripresentarsi di questa proporzione, in contesti tanto diversi tra loro.
Rafael Araujo usa il disegno non per svelarci questo mistero, ma per mostrarcene il fascino.