
Disegnare con la mano non dominante.
Siamo abituati ad usare la nostra mano dominante, sia nel disegno che nella scrittura. Questo ci dà la possibilità di avere il pieno controllo su ciò che facciamo.
Ma cosa succederebbe se iniziassimo a disegnare con la nostra mano non dominante?
Il tratto insicuro e la poca naturalezza del gesto vi aiuteranno a semplificare ciò che disegnate: questo può avere dei risvolti interessanti sul risultato finale. Che cosa ho scelto di registrare, non avendo stabilità sufficiente da potermi concedere il tempo di restare sul foglio? C’è qualcosa che mi interessa, in questo tratto così diverso dal mio, che posso tornare a recuperare nei miei disegni?
Che cosa ho trovato, che non sapevo di cercare?
Inoltre, il risultato finale non può spaventarci così tanto, perché l’esercizio che stiamo facendo non ci consente di avere il pieno controllo sui nostri movimenti. Questo ci aiuterà a favorire uno stato di tranquillità generale, rinunciando ad ogni aspettativa circa l’esito del disegno.
Sarà un disegno ben riuscito? Mi piacerà?
Tutte queste domande, in situazioni normali possono continuare a girarci in testa ostacolando la nostra libertà creativa. Mentre sottoporci ad una condizione che non ci consente di controllare pienamente il mezzo che stiamo usando, favorisce un sano distacco dal controllo.
E’ in queste condizioni che la nostra creatività emerge di più: quando non c’è un “controllore” al di sopra di lei con la paletta dei voti.
Dal momento che chi scrive insegna al corso 24H Drawing Lab, dove si impara a disegnare con l’emisfero destro, sento di dover fare una precisazione. Se ve lo state chiedendo, non basta semplicemente cambiare mano per cambiare emisfero, quando si disegna. I problemi percettivi che ostacolano la nostra capacità di disegnare vengono risolti in un altro territorio e con altre strategie. Ahimè, sarebbe davvero troppo facile. Ma la buona notizia è che una volta risolti, sapremo disegnare per sempre (anche se per dieci anni non tocchiamo una matita).
E’ altrettanto vero che il disegno viene largamente utilizzato nella ricerca medica per sondare il funzionamento dei nostri emisferi. Questo perché il disegno è una specie di sismografo che ci fa capire cosa stiamo percependo e come lo stiamo descrivendo.
Provate a lasciarvi un po’ andare con questo interessante esercizio: usate la vostra mano non dominante per disegnare. L’imprevedibilità del risultato renderà piacevole il viaggio.