
Se un disegno non riesce aggira l’ostacolo. Si tratta di orientare l’attenzione altrove quando per troppo tempo siamo sulla stessa parte del disegno. E’ comprensibile non riuscire più a vedere quella parte: un po’ come quando stiamo scrivendo un testo e ci è difficile vedere i refusi.
Quando non riuscite a disegnare un particolare, aggirate l’ostacolo e disegnate ciò che sta intorno.
Questo vi aiuterà a visualizzare meglio la parte mancante e il resto verrà fuori da sé. Disegnare altrove, all’interno di ciò che stiamo realizzando, ci consente di riuscire a rivedere con occhi nuovi quella parte tanto difficile. Perché è necessario sempre un po’ di tempo, per riuscire a vedere oggettivamente un disegno. E’ la ragione per cui al corso di disegno aspettiamo circa un’ora, prima di far vedere il disegno che i nostri corsisti realizzano alla terza ora (lo vedete in foto).
Disegnare ciò che sta intorno alla parte che non ci viene è un’ottima strategia per circondare quella parte e fare in modo che poi esca da sé. E’ una strategia efficace soprattutto nei disegni un po’ articolati, come ad esempio il Pegaso che vedete in foto: quelli che hanno molte linee a cui pensare e che potrebbero mandarci in corto circuito tra le varie inclinazioni, proporzioni di ogni parte.
Se vi rendete conto che è quasi impossibile orientare l’attenzione altrove, perché lo sguardo vi cade sempre sulla parte meno efficace – ahimé, capita! – potete aiutarvi coprendo quella parte con un foglio bianco, in modo da avere meno elementi sul vostro campo di battaglia.
Dunque se un disegno non riesce, aggira l’ostacolo. Spesso è la quantità di elementi messi sul piatto, a confonderci, e non un’impostazione del disegno poco efficiente.
Basta pulire lo sguardo da ogni elemento in più, ossia tutto ciò a cui non stiamo lavorando sul momento. Dove non poggia la matita, potete coprire con un foglio bianco.