Come mai si chiama gomma pane?

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Come mai si chiama gomma pane?

Oggi parliamo di uno degli strumenti preferiti dai disegnatori: la gomma pane.

Al corso, quando presentiamo il materiale è quella che scatena più curiosità. Morbida, plasmabile e di lunga durata, la gomma pane è uno strumento versatile che serve a rimuovere grafite o carboncino per ottenere raffinati chiaroscuri. La gomma pane non può mancare nel proprio set: una volta scaldata tra le mani può essere impastata moltissimo. Non si consuma e potete strapparne dei pezzi, se avete bisogno di “adsorbere” (rimuovere parti di materia) aree di diversa misura, per poi rimescolare i pezzetti tutti insieme, ottenendo nuovamente una gomma pane tutta intera.

Potete picchiettare con la gomma pane sul foglio, oppure asportare grafite attraverso striature, modularne l’intensità. C’è chi la usa addirittura per realizzare dei piccoli modellini plastici, o per pulire i muri di casa.

Insomma quante cose si possono fare con un piccolo strumento! Quando la gomma pane avrà assorbito troppa grafite o carboncino, diventerà inutilizzabile, ma dovete proprio usarla molto, affinché questo accada.

Ma come mai si chiama gomma pane?

Perché in principio veniva fabbricata con la mollica del pane. Oggi è composta da gomma naturale e olio vegetale vulcanizzato, pomice e antiossidanti, ma un tempo i materiali usati erano davvero molto semplici. Sul web girano ricette per fabbricarla in casa usando mollica di pane e olio di semi. Non sappiamo quale sarà l’effetto sui vostri disegni, ma per fabbricarla dovete mescolare la mollica con una goccia di olio e amalgamare.

Un secondo metodo (certamente più contemporaneo) è quello di cancellare con una normale gomma, del correttore bianco che avrete prima versato su un tavolo. Cancellando si formeranno trucioli di gomma, che mescolandosi al correttore diventeranno impastabili: unite i trucioli e avrete ottenuto la vostra gomma pane.

Che altro dire, buon chiaroscuro!

Di 24H Drawing Lab

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