
Disegnare ritratti somiglianti. Potrei dilungarmi per ore nel parlarvi di misure e proporzioni ma rischierei di annoiarvi. Il disegno ha delle regole che col tempo dobbiamo un po’ dimenticare. Si interiorizzano al punto da non doverci pensare. Quando imparate a guidare, all’inizio state attenti ai semafori rossi, ma semplicemente guidando, il vostro cervello immagazzina queste informazioni. Le registra facendole proprie, così non dovete più stare lì a chiedervi se il semaforo è rosso o verde, semplicemente vi fermate istintivamente al segnale rosso.
Il disegno funziona allo stesso modo: rientra nella nostra “memoria procedurale”, un particolare tipo di memoria che ci consente di effettuare operazioni, come ad esempio legarci i lacci delle scarpe, senza più doverci pensare mentre lo stiamo facendo. Senza pensare a come svolgere questo tipo di attività consapevolmente, una volta immagazzinata la procedura per compierle. E’ una buona notizia, no?
Significa che una volta imparato a disegnare non si disimpara. O meglio, una volta risolti i problemi percettivi che non vi consentono di disegnare in modo appagante, saprete disegnare per tutta la vita.
Disegnare un ritratto somigliante è meno difficile di quello che sembra. Teniamo a mente l’attendibilità anatomica: ogni volto ha misure ricorrenti. Osservate attentamente e disegnate ciò che vedete, nonostante vi sembri incredibile sulle prime. Ciò che noi ricordiamo della realtà, è ciò che ci rema contro nel disegnare un ritratto somigliante. Perché siamo più inclini a disegnare ciò che ricordiamo anziché ciò che stiamo realmente osservando. L’importante è abbandonare queste forzature che la mente ci propone per semplificarci la cosa. In realtà ce la complica e anche di molto, perché alla fine non siamo contenti del risultato e tendiamo a scoraggiarci.
La soluzione al problema percettivo è il fulcro di 24h Drawing Lab dove possiamo comprendere in poco tempo come eseguire bene dei ritratti somiglianti con semplicità.
Info e iscrizioni su www.24hdrawinglab.com