
Il risvolto positivo del lato negativo delle cose. E’ giunto il momento di darvi uno scossone sul disegno. Quello che può sembrare un processo molto complesso, in realtà è uno dei concetti che più semplifica la vita: disegnare osservando gli spazi negativi.
Cos’è uno spazio negativo?
E’ tutto ciò che è “vuoto”, nel disegno. Se dovete fare un ritratto, lo spazio negativo è ciò che sta intorno alla testa, che ha una forma propria. Se disegnate una sedia, troverete gli spazi negativi nelle forme geometriche vuote che si creano al suo interno. E’ molto importante tenerlo presente, perché al pari di quello “positivo” determina la composizione. Un po’ come le pause nella musica: se non ci fossero, che musica sarebbe?
E’ importante tenere presente la composizione nel suo complesso, in più c’è un fattore non meno importante da tenere in considerazione: disegnando attraverso gli spazi negativi, abbiamo la possibilità di rendere “estranee” delle forme che un po’ nostro malgrado abbiamo sedimentato nella mente. Osservando lo spazio negativo, infatti, possiamo identificare forme nuove, che sono solo forme, cioè che la nostra mente non può ricondurre in nessun modo a un archivio simbolico di immagini.
Una delle associazioni simboliche più in voga, ad esempio è quella occhio=mandorla. Chissà poi perchè, tutte le persone che si lamentano di non saper disegnare bene, riconducono gli occhi a quella forma, ma in realtà, se prendessimo un campione di cento occhi, noteremmo che nessuno è uguale all’altro! Quindi ricordatevi di tenere presente lo spazio negativo, disegnate osservando quello, meglio ancora se disegnate osservando entrambi: come nella vita, concentrarsi troppo sui dettagli fa perdere la visione d’insieme…