Scrivere male disegnare bene. Complice di qualche reticenza nell’apprendimento del disegno è anche una brutta grafia. Molti, infatti, sostengono che avendo una grafia pessima, le loro abilità grafiche sono senza speranza. Ma scrivere e disegnare non sono due attività correlate.

Vi facciamo un esempio: quale categoria di professionisti ha la grafia meno leggibile in assoluto? Non dovete neanche pensarci un secondo, è facilissimo: i dottori. Se uno si fermasse solo alla grafia di un chirurgo, considerandola prova inequivocabile della sua abilità nell’operare, non ci andrebbe mai a farsi mettere sotto i ferri.
E’ molto importante capire due concetti: il primo è che il disegno è un processo di pensiero visivo. Poco conta se la nostra grafia non è splendida, perché su un foglio ci coordiniamo molto diversamente. Realizzare un tratto è molto diverso da scrivere una parola, perché sono diversi gli impulsi convocati nell’azione. Tanto è vero che a volte, soprattutto nel grande formato sono molti gli artisti che cambiano mano usando quella “non scrivente” (io sono tra questi). La seconda è che come avete imparato a scrivere, a guidare o a lavorare l’uncinetto, anche il disegno è una cosa che potete imparare, e potete iscrivervi tranquillamente a un buon corso, avendo fiducia che imparerete. Anche se la vostra grafia proprio non vi piace.